tag:blogger.com,1999:blog-15849304699961328242024-03-05T10:04:47.926+01:00Buongiorno AurelianoLa Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-88904767850353073292021-05-01T17:17:00.001+02:002021-05-01T17:20:32.685+02:00Nona puntata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG84gHCvT7rPvoVpFXZ2Wt8tXjWC9REonbLe6r94HyLRa3VcgY-7YSt_7Uy07IcrRBFF1T4HdUMcJB6MnbV9maeWhSHeCUHeIrFByRvtYwiWNpu6WVUr0uabLLqju7t7i22FZNXS15bnU/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG84gHCvT7rPvoVpFXZ2Wt8tXjWC9REonbLe6r94HyLRa3VcgY-7YSt_7Uy07IcrRBFF1T4HdUMcJB6MnbV9maeWhSHeCUHeIrFByRvtYwiWNpu6WVUr0uabLLqju7t7i22FZNXS15bnU/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p><p><span> </span>La nona puntata è arrivata. Continuiamo a studiare a leggere e a scrivere.</p><p>Stephen King ha scritto da qualche parte che se scrivi un'ora al giorno, tutti i giorni, per dieci anni, diventi uno scrittore!</p><p>Considerando che un ora al giorno non riesco e che dedico alla scrittura circa mezz'ora, dovrei riuscire nell'intento in circa venti anni. </p><p>Questo significa che pubblicherò il mio primo libro verso i settant'anni, un giovinetto!</p><p>Niente riassunto oggi, seguiamo Margherita e suo figlio diciassettenne Andrea. </p><p>Buona lettura</p><p><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/9-margherita-e-andrea.html">9. Margherita e Andrea</a></p><p> </p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-9290001515921096672021-04-11T10:04:00.000+02:002021-04-11T10:04:08.987+02:00ottava puntata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhibfxuVEUdrM4XmmKzXGZcygfVMQtMHRKJADqvEaC5Sjby5dqqMkkf9pNL7guWt9PDKBzCv5JW4HOFyrQnw9UHPTr2D7VtaDLDTf6NEPOT5BxioAkxLtVrpbXieAvMnylHf39LdPVosc/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhibfxuVEUdrM4XmmKzXGZcygfVMQtMHRKJADqvEaC5Sjby5dqqMkkf9pNL7guWt9PDKBzCv5JW4HOFyrQnw9UHPTr2D7VtaDLDTf6NEPOT5BxioAkxLtVrpbXieAvMnylHf39LdPVosc/w307-h192/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="307" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Ed eccoci all'ottava puntata. </p><p>Continua la storia di Alberto e di tutti i personaggi che ruotano intorno alla piazzetta.</p><p>Non abbandonerò questa storia ma nel frattempo vorrei cominciare a dedicarmi a qualcosa di più strutturato e completo. E non abbandonerò i vari racconti, che continuerò a scrivere per mio diletto o per partecipare ad innocenti concorsi che rappresentano un'ottima palestra per farsi leggere e migliorarsi.</p><p>Non so se cambiare piattaforma per il blog, questa mi sembra poco fruibile soprattutto dai cellulari, sui quali ormai quasi tutti leggono. Ma ciò comporterebbe trascorrere tempo prezioso a dover studiare questo piuttosto che a scrivere e quindi sono molto indeciso.</p><p> Ma addentriamoci nell'ottava puntata nella quale seguiremo Alessandro, proprietario di Raffinatezze, e conosceremo sua moglie Ginevra. </p><p>Oggi, grazie a piattaforme come Netflix o Prime, quando esce una nuova stagione della tua serie preferita, in genere si guarda in un paio di giorni al massimo. O, addirittura, si fanno maratone lunghe ore (Ne conosco un paio che fanno così).</p><p>Fino a qualche tempo fa, invece, per vedere un nuovo episodio bisognava aspettare una settimana. E allora si rendeva neccessario il ricorso all'incredibile:</p><h4 style="text-align: left;">Riassunto delle puntate precedenti </h4><div>A Borgovecchio, ridente paesino non troppo lontano dalla capitale, vi è una ridente piazzetta nella quale si trovano tre ridenti attività:</div><div><ul style="text-align: left;"><li>L'Antico forno Clibani: di Alberto Clibani, nel quale lavorano Alberto Clibani, un egiziano di nome Amr e Margherita. </li><li>Il Bar "La Piazzetta" astutamente chiamato così dal proprietario Maurizio, figlio di Cesare, al cui nome è dovuto il fatto che tutti si ostinino a chiamarlo: "Bar da Cesare"</li><li>Raffinatezze, ex "alimentari da Giorgio", appena ristrutturato dal figlio di Giorgio, Alessandro, il quale ha deciso di non arrendersi al cattivo e nuovissimo "Centro Commerciale"</li></ul><div>Il signor Franco Giudicissi, uomo buono e onesto che ha sposato una signora un po' avida, costretto dalla moglie è dovuto andare a sollecitare il pagamento di un paio di mesi di affitto arretrato. </div></div><div><br /></div><div>Fine riassunto!</div><div><br /></div><div>Qui a lato, e nel link sottostante trovate l'Ottava Puntata: </div><div><br /></div><div><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/8-questione-di-immagine.html">Questione di immagine</a></div><div><br /></div><div>Buona lettura </div><div><br />A.</div>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-78253894316125208122021-04-06T07:52:00.001+02:002021-04-06T22:52:41.179+02:00Di buon augurio <p style="text-align: left;">In giro si trovano numerosi contest, microconcorsi, gruppi facebook, per chi, come me, ama scrivere.</p><p style="text-align: left;">A tre di questi concorsi ho partecipato anche io, con brevi racconti scritti per l'occasione: un argomento, un numero di battute prestabilito, un raccconto che nasce in pochi giorni, anzi in poche mattine.</p><p style="text-align: left;">Al primo a cui ho partecipato sono arrivato secondo, e per premio ho ricevuto due libri. Era per il racconto "<a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/lufficio-attivazioni-tv.html">L'ufficio attivazioni TV</a>", a me neanche piaceva molto eppure è andata così. Probabilmente è anche per quel piazzamento che è cresciuta la voglia di scrivere e di approfondire questa mia passione.</p><p style="text-align: left;">Nel mese di Marzo invece ho partecipato ad un altro micro micro microconcorso, con un raccontino di poco più di una pagina, tema: Dove sono quei giorni.</p><p style="text-align: left;">Ho vinto!</p><p style="text-align: left;">Incredibile ma vero: ho ricevuto ben 94 like più 40 della giuria. Ma la cosa che più mi ha dato piacere, e che mi fa ben sperare per il futuro, sono i numerosi complimenti ricevuti da persone che non conosco.</p><p style="text-align: left;">Per carità, ho ben presente tutto il valore e la dimensione assolutamente amatoriale di questo microconcorso, e tutto, alla fine, si riduce unicamente ad una grossa iniezione di fiducia che mi spinge a continuare. </p><p style="text-align: left;">La strada è ancora lunga, lunghissima, e non so ancora dove porti. Non so se sono pronto a scrivere qualcosa di più lungo e impegnativo ma prima o poi è quello che voglio fare.</p><p style="text-align: left;">Intanto beccatevi questo raccontino, se ancora non lo avete letto.</p><p style="text-align: left;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/un-ricordo.html">Un ricordo </a></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">A.</p><p style="text-align: left;"> </p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-19040924850805907772021-03-13T10:14:00.000+01:002021-03-13T10:14:12.562+01:00La settima puntata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1DzcS9wiWZwm1T57AkIOXlpe8MfZfQ_TLOb0-UZVxEIcyKcOiUESGo8Ytv8q2LMlo5iKdkePEDFboTkB3I76PzO2MteWV1S65OlLGljV_gMLR1B0QtYCYRzwjh4_tTFKRsWuLcEeGz64/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1DzcS9wiWZwm1T57AkIOXlpe8MfZfQ_TLOb0-UZVxEIcyKcOiUESGo8Ytv8q2LMlo5iKdkePEDFboTkB3I76PzO2MteWV1S65OlLGljV_gMLR1B0QtYCYRzwjh4_tTFKRsWuLcEeGz64/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><p>E siamo ancora qui. </p><p>Finalmente la puntata numero 7. Avevo interrotto per scrivere un racconto (<a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/il-provino.html">il provino</a>, lo trovate anche a fianco), scritto per un contest: un modo come un altro per scrivere e farsi leggere. </p><p>Poi dopo il racconto, mettendo un po' di ordine tra i <i>file</i>, ho trovato un'altra cosa scritta tempo fa per un esercizio e ho perso qualche altro giorno, i risultati spero li vediate presto anche qui.</p><p>Finalmente poi ho ripreso questa storia, tormentata, di Amr ed Hami. </p><p>Ho un'idea di dove andare a parare ma faccio molta fatica a documentarmi su un mondo che non è il mio. </p><p>Spero piaccia comunque, seguite gli sviluppi e buona lettura.</p><p>Cliccate </p><p><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/7-hami.html">Hami</a></p><p> </p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-71009030108533252562021-02-28T08:50:00.000+01:002021-02-28T08:50:04.412+01:00Un racconto<h1 style="text-align: left;">Del tempo e di come impiegarlo</h1><p style="text-align: left;">Non è un post per giustificarmi dell'assenza, ma solo per raccontare cosa accade. </p><p style="text-align: left;">Fortunatamente ho un lavoro che occupa gran parte delle mie giornate, e tante altre attività da portare avanti. Il mattino è l'unico momento che riesco a dedicare alla scrittura.</p><p style="text-align: left;">Questo tempo limitato fa sì che la mia produzione non sia vastissima ma in fondo poco importa. La cosa che invece importa, se non altro a me stesso, è che, pur avendo avuto momenti difficili, non abbia mai interrotto questa attività. </p><p style="text-align: left;">Ed oggi finalmente pubblico<b> un nuovo racconto</b></p><p style="text-align: left;">L'ho scritto per un gruppo su facebook che si chiama "racconti brevi" e il tema è: "l'isola che non c'è". </p><p style="text-align: left;">Spero piaccia a qualcuno.</p><h4 style="text-align: left;">E il romanzo a puntate?</h4><p style="text-align: left;">Niente paura, tornerà. </p><p style="text-align: left;">Sto scrivendo come se ci fossero schiere di lettori in attesa e la cosa in sé è già divertente così, però so che ci sono pochi affezionati che l'attendono sul serio. </p><p style="text-align: left;">Il loro numero è piuttosto esiguo, ma la stima che ho verso di loro e i complimenti che ricevo, che so essere sinceri, mi danno il coraggio per continuare.</p><p style="text-align: left;">La settima puntata è quasi pronta, avevo interrotto per scrivere il racconto ma giuro che riprendo.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">Intanto se volete quì c'è il racconto</p><p style="text-align: left;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/il-provino.html">Il Provino</a></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">A presto</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-69206905769751132032021-01-17T10:15:00.000+01:002021-01-17T10:15:38.891+01:00Sesta puntata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRm1AlpNwJWlKyeEQpY9FfFplJWdlrXGD3qaN4IJ8PKz8fxEWsmd9Z0k-p3ufwKj-s4TfrCIZHQzTAnKTzBypF36Gl0CGq6fxW2hYy4IIplQ74WNHWhonWQBuG_1tKD_YQSIwd6EcS3jw/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRm1AlpNwJWlKyeEQpY9FfFplJWdlrXGD3qaN4IJ8PKz8fxEWsmd9Z0k-p3ufwKj-s4TfrCIZHQzTAnKTzBypF36Gl0CGq6fxW2hYy4IIplQ74WNHWhonWQBuG_1tKD_YQSIwd6EcS3jw/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><br />E' arrivata la sesta puntata. I tempi si stanno allungando, i minuti che riesco a dedicare allo scrivere purtroppo si sono ridotti un po'. Ma persevero nei miei intenti e nei miei errori. <p></p><p>Continua la palestra del romanzo a puntate, anche se qualche volta interrompo per dedicarmi ad un racconto che poi metterò sul blog una volta finito.</p><p>A volte penso di inserirlo nel contesto del romanzo (Perdonatemi se uso a sproposito questo termine) e di far diventare, la storia che ho pensato, una puntata delle tante, ma non vorrei far diventare questa storia un'accozzaglia di roba, più di quanto non lo sia già. </p><p> Devo dire che i pochi fedelissimi, non più di una trentina, continuano a leggere e ad apprezzare. Sono aperto anche ai suggerimenti e alle critiche costruttive, quindi ben vengano commenti e altro.</p><p>Ed ora beccatevi il consueto:</p><h4 style="text-align: left;">Nelle puntate precedenti</h4><p style="text-align: left;">Nella quinta puntata abbiamo fatto un salto indietro nel tempo, fino al 1997, e abbiamo assistito al primo incontro di Alberto con Cleo. </p><p style="text-align: left;">Siamo all'inizio dell'estate e i tre amici sono impegnati a far trascorrere il tempo seduti ad un tavolo del bar. </p><p style="text-align: left;">Alberto, rimandato a settembre in matematica, è costretto da suo padre ad andare da un curioso professore che con la matematica non ha nulla a che fare. Ma è proprio qui che avviene l'incontro.</p><p style="text-align: left;">I due ragazzi scoprono una passione comune e Cleo, da subito, si insinua nella testa di Alberto. </p><p style="text-align: left;">Ma torniamo ai nostri giorni e vediamo come andrà questo nuovo incontro a distanza di tanti anni.</p><p style="text-align: left;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/6-ricordi.html">Sesta puntata</a></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;"><br /></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-79630610803020911122020-12-30T16:13:00.002+01:002020-12-30T16:17:52.809+01:00Quinta puntata<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvb-qkhUsnfs3p4NyHgTIlWuV7YE7Qt34UmJEpmlgcJv9GDHxl3Zekviw9ZIe4Dhd33KL6Jl_KWuqYRCbY4lsCEDaBfGufUvFEZ6F2TAqLuXacK96Nwnlhqli1Ai8bPOb5LQbTyJmang/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvb-qkhUsnfs3p4NyHgTIlWuV7YE7Qt34UmJEpmlgcJv9GDHxl3Zekviw9ZIe4Dhd33KL6Jl_KWuqYRCbY4lsCEDaBfGufUvFEZ6F2TAqLuXacK96Nwnlhqli1Ai8bPOb5LQbTyJmang/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><br />Siamo arrivati a cinque. Non lo so se è una buona media, un capitolo ogni dieci giorni, non ho parametri di riferimento in materia. L'unica cosa certa è che mi dà un piacere che poche volte si prova.<p></p><p>Quando disegno, ad esempio, e all'improvviso sul foglio bianco appare qualcosa che prima non c'era, il momento in cui realizzo che quelle linee, quelle macchie di grafite sono diventate occhi, visi, corpi.</p><p>Non necessariamente belli, non perfetti, ma miei. </p><p>Con il tempo anche scrivere mi sta dando queste sensazioni, e spero che altri apprezzino, prima o poi, queste storie come apprezzano i miei disegni.</p><p>Inutile ripetere che non ho alcuna pretesa da scrittore al momento, e che questo è solo un piacevole esercizio, una palestra che spero mi faccia migliorare con il tempo.</p><p>Ma sono stato un po' troppo serioso quindi è arrivato il momento del</p><h4 style="text-align: left;">Riassunto delle puntate precedenti</h4><p>In una "piazzetta" di Borgovecchio, un paesino non troppo lontano dalla città, si affacciano tre esercizi commerciali teatro di mirabolanti avventure. </p><p>C'è il forno di Alberto, ragazzo serio e taciturno che vive ancora con la mamma, nel quale lavorano, oltre ad Alberto: Amr, il solito egiziano pizzaiolo, Margherita, bella signora che non trova l'amore nonostante le numerose ricerche, e Valeria, una ragazzina ancora sconosciuta (anche a me che scrivo).</p><p>Il bar di Cesare, regno ormai del figlio Maurizio, e l'ex "Alimentari da Giorgio", ora divenuto "Raffinatezze" gestito dal figlio Alessandro, completano il quadro.</p><p>Nella puntata precedente Alberto, bevendo un caffè da Maurizio e vedendo Alessandro che lo saluta da lontano, ripensa a quando non erano altro che ragazzini a cui piaceva solo parlare di calcio. </p><p>Tornato al forno, proprio quando stava per riprendere il lavoro, giunge in negozio e fa il suo ingresso nella storia, GUARDA TU ALLE VOLTE IL CASO: Cleo. Una donna ancora misteriosa della quale sappiamo che manca da Borgovecchio da vent'anni almeno e riporta inevitabilmente Alberto nel passato. </p><p>Siete pronti a fare un tuffo indietro nel tempo con lui?</p><p>Lo so, raccontata così non è un granché, ma provate a leggere: potrebbe essere addirittura peggio!</p><p><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/05-incontro.html">Quinta puntata</a></p><p> </p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-32849109278516555342020-12-19T09:44:00.002+01:002020-12-28T09:39:36.892+01:00La quarta puntata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgytFKQr_PI0JaOWaHCdRlZPqByx5zsASFW4EOPPegPUbDkLn7pxZT_PEWRnj42Wkyzexju0jqhzVy4MnVrZhEx7HHF9xqnXghzeGz-PF9HSSW-h2ceRkzRqShCxxjmFhSsdBqiDuyKDI/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgytFKQr_PI0JaOWaHCdRlZPqByx5zsASFW4EOPPegPUbDkLn7pxZT_PEWRnj42Wkyzexju0jqhzVy4MnVrZhEx7HHF9xqnXghzeGz-PF9HSSW-h2ceRkzRqShCxxjmFhSsdBqiDuyKDI/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: large;">Ammettiamolo, mi sono cacciato in un'impresa quanto meno proibitiva. </span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma chi me lo ha fatto fare? </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Eppure mi diverto da morire e credo che questo basti, mi piacerebbe avere più tempo per andare più spedito ma ora di tempo questo ho. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">In fondo non è successo molto, siamo solo alla quarta puntata e non c'è bisogno di fare un "riassunto delle puntate precedenti" ma, poiché la cosa mi diverte lo faccio lo stesso. Quindi:</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Riassunto delle puntate precedenti</span></h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Alberto Clibani è il proprietario dell'omonimo "Antico Forno" nel quale lavorano un simpatico Egiziano di nome Amr detto Kmer, l'estroversa Margherita, e la timida Valeria della quale non sappiamo ancora nulla.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Amr ci saluta per andare alla stazione del vicino capoluogo di provincia, poiché sta arrivando il figlio di un suo amico direttamente dall'Egitto. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Margherita è la mamma del diciassettenne Andrea, non riesce ad avere una relazione stabile, deve tenere a bada un quasi stalker, riuscendoci tra l'altro benissimo, e parla col suo defunto marito come se fosse un amico immaginario.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Tra le clienti abituali abbiamo conosciuto la signora Giudicissi, moglie del mite Franco. Proprietaria di diversi edifici, da cui riscuote discrete somme di denaro, sembra accanirsi con il povero Alessandro, proprietario del piccolo negozio di alimentari di fianco all'Antico Forno.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La terza puntata termina con lei che attraversa la strada e il furgone di Alberto che si ferma per lasciarla attraversare. Avrei voluto tirarla sotto subito ma poi non avrei saputo più come andare avanti. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Buona lettura</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/alberto-lascio-il-furgone-al-solito.html">Quarta puntata</a></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-84593854990219095302020-12-05T09:51:00.003+01:002020-12-05T16:59:45.391+01:00Terza puntata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_CszsPnuTf4NSjQ6-lhi0d3dXaJFS9JZ93-P1pcyV0snMg1Y4_oJATRzeHkNX33NATvODWBzxfvX8hxtXikUZ1cZLPT4Jvocn03bd24uSgNFE-RJ-ynkYKrDTc38d5TFcDr3DoAn2A7g/s1280/espresso-5048609_1280+%25283%2529.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_CszsPnuTf4NSjQ6-lhi0d3dXaJFS9JZ93-P1pcyV0snMg1Y4_oJATRzeHkNX33NATvODWBzxfvX8hxtXikUZ1cZLPT4Jvocn03bd24uSgNFE-RJ-ynkYKrDTc38d5TFcDr3DoAn2A7g/s320/espresso-5048609_1280+%25283%2529.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>Ed eccoci alla terza puntata. </span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Altro personaggio, </span><span style="font-family: arial; font-size: large;">altro punto di vista. Personaggio </span><span style="font-family: arial; font-size: large;">stavolta nato per caso alla fine della seconda puntata e non suggerito da voi.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Immagino, e in fondo lo spero, che andando avanti molti aspetti della storia mi saranno più chiari e così procederò più rapidamente, ma sospetto che il problema più grande sia il tempo che riesco a dedicare a questo.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ringrazio per i tanti commenti, soprattutto quelli che mi arrivano in privato, non richiesti, a volte sorpresi, a volte no. Tutti mi danno una gioia che non riesco a descrivere ma che è il motore che mi spinge ad andare avanti. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Si può scrivere anche solo per se stessi, è una cosa differente, e non è un discorso da affrontare in un breve post, ma se si decide di pubblicare, anche se solo in un blog scalcagnato come il mio, si scrive anche per essere letti. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Non c'è cosa più bella che ricevere un complimento e sentirsi dire "sbrigati a far uscire la terza!</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Eccola la terza, speriamo non deluda:</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/la-signora-giudicissi.html">terza puntata</a></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Se vi piace scrivetemelo; se avete suggerimenti, critiche, insulti fatemeli sul blog o su facebook; ma soprattutto, se vi piace, condividete. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Grazie.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-89621179067333433042020-11-27T16:41:00.001+01:002020-11-27T16:47:48.557+01:00Un nuovo racconto: Harold<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9bDdyKuaB8Vx6kCRKYc2d0h0aB3cwki1DNV2ouyCSGyTIIxtxRUdazsTmW9A30Sj-7mwlE7NiOMJr1JvajIj2qM1AHkPClAk4yuhvdlozd9sgxKm62yBApOQYsm60XWlr0Df5HK8dTGg/s700/hopper.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="700" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9bDdyKuaB8Vx6kCRKYc2d0h0aB3cwki1DNV2ouyCSGyTIIxtxRUdazsTmW9A30Sj-7mwlE7NiOMJr1JvajIj2qM1AHkPClAk4yuhvdlozd9sgxKm62yBApOQYsm60XWlr0Df5HK8dTGg/s320/hopper.jpg" width="320" /></a></div><br /><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Durante un laboratorio di scrittura ci chiesero di scrivere un racconto partendo da questa immagine. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A me venne in mente la storia di Harold, che potete leggere cliccando qui a lato.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">L'ambientazione mi sembrava obbligata, vista la storia che avevo deciso di raccontare, e quindi ho fatto un po' di ricerche per evitare di dire sciocchezze. Si tratta, come sempre, di un racconto imperfetto, scritto soprattutto con la voglia di imparare. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come sempre ad ogni rilettura subisce tagli o piccole revisioni, d'altra parte Oscar Wilde scriveva di aver passato tutta la mattina per mettere una virgola e tutto il pomeriggio per toglierla. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Con questo non voglio certo fare paragoni improponibili, cercavo solo una citazione ad effetto per darmi un tono. Ché poi l'ho presa da una vecchia registrazione alla radio di Giuseppe Pontiggia: "Dentro la sera, conversazioni sullo scrivere", così le citazioni sono ben due. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Va bene, la finisco qui. Comunque il racconto in qualche modo mi piace, spero piaccia anche a qualcun altro. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Inutile dirvi che i commenti mi fanno molto piacere, spero mi facciate sapere cosa ne pensate.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Grazie</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">il link:</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/harold.html">Harold</a></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-83367068414277667222020-11-25T09:05:00.000+01:002020-11-25T09:05:21.265+01:00Seconda puntata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezhW7wjsWxBwRmc4k0hjuAJ4_kDAY8ZfYzxBsts09LxsgOouwwOIMpoqTDkS5leR1RnBlkEQccW3YHrnkBXH1mAzx0EgTq4uJ1QCpHVujBgroDNLOYcxJ6DQc36Yv6lWX7vRFshFL3gU/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezhW7wjsWxBwRmc4k0hjuAJ4_kDAY8ZfYzxBsts09LxsgOouwwOIMpoqTDkS5leR1RnBlkEQccW3YHrnkBXH1mAzx0EgTq4uJ1QCpHVujBgroDNLOYcxJ6DQc36Yv6lWX7vRFshFL3gU/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>Ci siamo:</span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">l'attesissima seconda puntata è arrivata. Almeno tre o quattro persone l'aspettavano.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Stavo scrivendo il solito post di presentazione pieno di scuse e di raccomandazioni ma poi ho pensato che sarei stato ripetitivo e quindi ho cancellato tutto.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Spero che almeno vi incuriosisca.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sfoggiando ormai una padronanza senza eguali nel gestire il blog vi metto il link di seguito, ma naturalmente lo potete trovare anche nell'elenco alla vostra destra:</span></p><p><span style="font-size: medium;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/2-margherita.html"><i><span style="color: black; font-family: courier;">Seconda puntata</span></i></a><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Scrivetemi, se volete, e suggerite, o criticate. Vi annoia? Vi viene voglia di andare avanti a leggere? Ditemelo nei commenti.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E grazie a prescindere!</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera. </span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-4456998379646551742020-11-16T09:46:00.002+01:002020-11-16T09:46:38.638+01:00La prima puntata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJretjgVyi9adcIpnJ15Dt6VW2tdDALRFFuXuGNI-ZpXdbHDT1dfKrF4jMyU7ycCsOi8uE4CyvRcTAjaTVwuZhWnuNS2F0ldwh9D9G36xTPVJqTFHsfkPDIIMBZA5kukH_7M87G26xPsc/s950/bread-2402350_960_720+%25282%2529.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="950" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJretjgVyi9adcIpnJ15Dt6VW2tdDALRFFuXuGNI-ZpXdbHDT1dfKrF4jMyU7ycCsOi8uE4CyvRcTAjaTVwuZhWnuNS2F0ldwh9D9G36xTPVJqTFHsfkPDIIMBZA5kukH_7M87G26xPsc/w433-h193/bread-2402350_960_720+%25282%2529.jpg" width="433" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Non la faccio troppo lunga. Ci siamo: la prima faticosissima puntata. </span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Con tutte le premesse del caso, che se volete potete rileggere <a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/2020/11/una-storia-per-giocare.html" target="_blank">qui</a>, pubblico oggi l'inizio di questa specie di esperimento.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Esperimento per me. Perché magari ne esistono già di queste cose, fatte anche meglio. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Inoltre mi viene in mente, con tutte le dovute proporzioni, il romanzo di appendice che si diffuse a partire dalla prima metà dell'ottocento . Romanzi pubblicati a puntate su riviste e quotidiani.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Tanto per fare un esempio, fu pubblicato in questo modo persino Pinocchio di Collodi, il quale, pare, dovette far resuscitare il burattino, in una successiva puntata, a seguito delle numerose "proteste" dei lettori. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E sempre così furono pubblicati "I tre moschettieri" di Dumas padre, ma anche "Guerra e Pace" di Tolstoj o "Madame Bovary" di Flaubert. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E la smetto, altrimenti mi passa la fantasia di pubblicare qualunque cosa.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Comunque se volete leggerla trovate a fianco il link, altrimenti potete cliccare sul titolo qui sotto:</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://buongiornoaureliano.blogspot.com/p/001-l-antico-forno-clibani.html">Puntata 001</a>.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Si capisce che ho imparato ad inserire i link?</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi aspetto che almeno chi ha suggerito i nomi si vada a leggere la storia e mi faccia sapere cosa ne pensi in un commento! Essendo solo all'inizio per ora i personaggi sono soltanto due, arriveranno tutti gli altri, non mi abbandonate.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera </span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-32602177325481812732020-11-08T08:48:00.001+01:002020-11-08T09:11:37.993+01:00UNA STORIA PER GIOCARE<h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2zqdR4nAaB1G4alTiWNKguv5Nm9dr-Yk7qBW2cJah5ePnOK6x8FaqnFyNWM_O8InXvERvfuS7XeJ6qsrSMeV8pVIaOoXhNsc0yLc0ca3LL-O97QFiwGXW61uA3kS8lI3F33ky0l7wwmY/s1024/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2zqdR4nAaB1G4alTiWNKguv5Nm9dr-Yk7qBW2cJah5ePnOK6x8FaqnFyNWM_O8InXvERvfuS7XeJ6qsrSMeV8pVIaOoXhNsc0yLc0ca3LL-O97QFiwGXW61uA3kS8lI3F33ky0l7wwmY/s320/26136981034_2f2b5ed1a2_b.jpg" width="320" /></a></div><br />LA STORIA NATA SUL BLOG<span> </span></span></h1><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Ci siamo quasi. Sta per arrivare la prima puntata della storia nata per gioco qui sul blog.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Rispiego di cosa si tratta e faccio alcune precisazioni importanti.</span></span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Riassunto delle puntate precedenti</span></span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Il blog nasce per caso, non vi ammorberò con la solita lagna. Il fatto che sia ancora attivo dopo un paio di mesi è già, per me, una grande soddisfazione. </span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Tra le tante passioni quella che trova più spazio qui è certamente quella che riguarda lo scrivere e il raccontare.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span>Non so se io sia in grado di farlo e se io sia in grado di mettere sulla pagina le parole giuste per trasmettere qualcosa agli altri. </span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Di certo nella mia vita ho letto tanto ma a</span><span style="font-family: arial;">mare leggere non significa saper scrivere.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Come per tutte le cose c'è bisogno di impegno, di studio e di tanto esercizio. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Anche se oggi ci si improvvisa qualsiasi cosa, sui social in particolar modo, sono certo che non sia il modo migliore di procedere, q</span><span style="font-family: arial;">uindi sia chiaro che non mi sto improvvisando scrittore.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Questa non è la vetrina per mettere in mostra i miei lavori, che sono, quanto meno, modesti per numero e qualità, ma una palestra in cui fare esercizio confrontandomi direttamente con amici e potenziali lettori. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Quindi sto studiando, seguendo corsi, leggendo libri e così via. </span></p><p><span style="font-family: arial;">E sto scrivendo, cercando di mettere in pratica quello che lentamente apprendo: sperimentando, provando linguaggi e stili differenti cercando di capire, forse quale sarà un giorno il mio, sempre se arriverò ad averne uno. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">La storia del blog</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Proprio in questa ottica nasce la storia del blog. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Nasce per caso dalla scrittura di un post precedente nel quale chiedevo, a chi avesse avuto la sventura di leggerlo, un nome e un mestiere. Questi sarebbero stati i personaggi di una storia a puntate che sarebbe nata e cresciuta in questo spazio.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Qualche disgraziato ha risposto: qualcuno divertendosi con un nome improponibile, qualcuno suggerendo anche un accenno di personalità e qualcun altro indicando anche un pezzetto di storia. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Partendo dal primo suggerimento ho iniziato a scrivere senza avere idea di dove andare a parare, semplicemente cercando di dare un po' di vita al personaggio per vederlo muoversi e interagire con gli altri. Sicuramente accadranno delle cose perché una storia è soprattutto azione. Le scoprirò man mano che andrò avanti. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Alcune cose me le suggerirete voi, altre accadranno in maniera naturale, come la conseguenza di altri fatti. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Scrivere un romanzo significa altro</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Come voglio ribadire, si tratta di un esercizio che spero sia per me utile. Punto.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Sto imparando che scrivere significa sempre "riscrivere". </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Anche un semplice racconto, che semplice non è mai, viene sempre riletto e riscritto. Poi va lasciato lì, in una sorta di quarantena, per essere ripreso, dopo un tempo sufficiente, ed essere riscritto di nuovo. Più o meno. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ed ogni volta che rileggo un racconto, anche a distanza di molto tempo e che ritenevo finito, mi capita di sentire la necessità di aggiungere o togliere cose, e di cambiarne altre.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Questo tipo di lavoro, nel caso di questa storia, per ovvie ragioni non può essere fatto. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Questo significa che ci potranno essere, e ci saranno, inevitabilmente incongruenze o differenze di stili. Cercherò naturalmente di seguire un filo e probabilmente giustificherò le differenze cambiando il punto di vista della storia da un personaggio ad un altro.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Insomma, mi sono messo in un bel casino. Vediamo cosa ne verrà fuori.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ancora un paio di giorni e troverete la prima puntata qui a fianco. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Come sempre sarò avido di commenti. Fatemi sapere cosa ne pensate, sempre. Accetto tutto: dal commento più bello al "LASSA PERDE"!</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">La Liggera</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Suggerimento</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Per tutto ciò che riguarda il "leggere", vi rimando direttamente ad un saggio di Daniel Pennac: </span><b style="font-family: arial;"><u>Come un romanzo</u></b><span style="font-family: arial;">. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ve lo consiglio con tutto il cuore: </span><span style="font-family: arial;">è un saggio che si legge, appunto, come un romanzo e vi farà innamorare talmente tanto della lettura </span><span style="font-family: arial;">che dopo vi verrà voglia di divorare qualsiasi cosa.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">A presto.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><span><br /></span></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-73827716121062623632020-11-04T11:15:00.000+01:002020-11-04T11:15:16.372+01:00Novità e raccomandazioni<p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Il blog sta crescendo pianino pianino. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Nulla di pretenzioso. Non che mi stia vantando delle quaranta visualizzazioni, ci sarebbe ben poco da vantarsi direi.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Semplicemente sto cominciando lentamente a capire come funziona Blogger e quindi sto dando una prima ordinata alle varie cose.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Raccomandazione numero 1</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Segui tramite mail:</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">mi farebbe molto molto piacere se coloro che hanno letto anche soltanto uno dei post si iscrivessero mettendo il loro indirizzo mail nell'apposita casellina.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Questo vi darà l'incredibile e innegabile vantaggio di ricevere una mail ogni volta che pubblico un nuovo post. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ora voi vi starete chiedendo in cosa consisterebbe tale vantaggio ma non è che posso dirvi tutto io. Comunque a me farebbe piacere e magari vi scappa un sorriso o vi prende un po' di quella leggerezza di cui c'è tanto bisogno. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Insomma: scrivete 'sta mail nell'apposito riquadro sulla destra. Quello dove è scritto: "Segui tramite mail" e poi cliccate su "submit" </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sezione Racconti e raccomandazione 2</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Subito sotto la casellina della mail, sempre qui a destra, troverete un elenco di racconti. Per ora ce ne sono soltanto due, uno brevissimo che avevo già pubblicato in uno dei primi post, e un secondo, nuovo, con il quale ho anche partecipato ad un contest. Spero di arricchire la sezione.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La raccomandazione è: leggeteli e commentateli. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Vi piacciono? vi ripugnano? ditemelo, tanto i commenti sono moderati e se mi insultate gratuitamente non vi pubblico. Però mi farete piangere a lungo e probabilmente chiuderei tutta la baracca quindi siate teneri! Critiche costruttive, per favore.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Novità profilo facebook e raccomandazione 3 (e anche ultima)</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Aureliano La Liggera, detto semplicemente "La Liggera", ha aperto questa mattina un profilo facebook e ha cominciato a chiedere amicizia un po' in giro. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E' soltanto un mezzo per provare a diffondere il blog. Sarà più facile condividere i contenuti e magari qualcuno in più leggerà quello che scrivo.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Perché lo faccio? a parte perché mi trovo momentaneamente in quarantena dite? Dovremmo metterci a dissertare di filosofia o di psicologia e non mi sembra la sede adatta per ora. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quello che sta venendo fuori è che questo è un blog di racconti.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Racconti reali: storie prese dalla mia vita che mi sembra bello o utile condividere, e racconti inventati (quelli che trovate di lato) nati dalla fantasia o ispirati comunque da cose accadute davvero.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E quindi l'ultima raccomandazione è: vi è piaciuto il racconto? Condividetelo e sappiate che accetto amicizia dagli sconosciuti.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Grazie</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-1326918947427297902020-11-01T11:57:00.002+01:002020-11-01T11:57:46.663+01:00Positivo e asintomatico<h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Un esperienza da raccontare <span> </span></span></h1><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqcDcVYcgXeR0GehevJRjFhVN3xaKBwzP3LGEU57w6Eogm3qSGgZSa3ihL695kLS-hDtbjm6qjTwJfaWVnJRzl-johJfSSUEM1OO4IMtEU9tI4qAO5FjOKJRxP1bdj_KswNrSGby0-efs/s2048/anshu-a-yAXbfq1wI7I-unsplash.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1367" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqcDcVYcgXeR0GehevJRjFhVN3xaKBwzP3LGEU57w6Eogm3qSGgZSa3ihL695kLS-hDtbjm6qjTwJfaWVnJRzl-johJfSSUEM1OO4IMtEU9tI4qAO5FjOKJRxP1bdj_KswNrSGby0-efs/s320/anshu-a-yAXbfq1wI7I-unsplash.jpg" /></a></span></div><span style="font-family: arial;"><br />Mercoledì pomeriggio ho cominciato ad avere forti dolori dovuti, come ho poi scoperto, ad un piccolo calcolo. La sera erano diventati talmente forti che sono dovuto andare al Pronto Soccorso.</span><p></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Il Pronto soccorso del Sant'Andrea, </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">come suppongo gli altri, è stato diviso in due aree: una per chi ha sintomi da covid ed una per il resto. Ultimamente in questa seconda area ci sono poche persone: difficilmente si presentano per sintomi lievi e i pochi che si rivolgono al Pronto Soccorso hanno tutti problemi abbastanza seri. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Mi hanno subito accolto, fatto gli esami necessari, dato un antidolorifico eccetera eccetera. Dagli esami ho scoperto di avere una brutta infezione in corso e quindi mi hanno trattenuto.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Una notte al Pronto Soccorso </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">non è la cosa migliore che ti possa capitare eppure, avendo il tempo di guardare e di riflettere, se ne può trarre qualcosa di buono. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Sono convinto che sono gli occhi di chi guarda a fare la differenza e mi rendo conto che queste sono state solo le mie impressioni, ma in quel posto non si può negare che ci sia qualcosa di meraviglioso. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">C'è un infermiere che scherza e strappa sorrisi, ce n'è una affettuosa e gentile che chiama tutti "tesoro" e "amore", c'è anche quella un po' più brusca e pratica che sembra avere come priorità l'efficienza. Insomma ci sono persone con il loro carattere e la loro umanità che hanno scelto un lavoro indispensabile. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Spesso sento parlare di categorie in maniera astratta, sento dire: "gli infermieri" o "la sanità pubblica", e conseguentemente, in questi casi, ci si schiera sempre da una parte o dall'altra. Eroi o menefreghisti, funziona o non funziona. Dimentichiamo che alla base di tutto ci sono gli esseri umani. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Li ho visti chiacchierare, in un momento di calma, ma li ho visti anche correre, veloci ed efficienti, all'arrivo di un ambulanza. E sentivo la frenesia, il suono dei macchinari con i loro bip acuti provenire dalla sala dei codici rossi. Io non so se vi è abbastanza chiaro, ma li dentro si salvano vite umane. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ho dormito a tratti, della notte mi è rimasto solo il ricordo di una infermiera che mi portava una copertina senza che gliel'avessi chiesta e l'orologio di un monitor che scandiva lento le ore. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Alle cinque e trenta della mattina</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Mi hanno fatto un nuovo prelievo: la situazione era migliorata. Mi hanno detto che sarei andato in reparto per monitorare il tutto, almeno fino a quando non mi fosse passata l'infezione. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Mi hanno fatto il tampone, come da prassi di questi tempi, ed il resto della giornata è stato un'aspettare l'esito e il ricovero al reparto. Nel frattempo ho continuato la cura di antibiotico, ho usufruito di colazione e pranzo (pensavo peggio), e continuato ad osservare.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Un paziente anziano parla ad alta voce al telefono: "Me trattano bene! stamattina m'hanno portato la colazione, potevo pure sceglie, tè o latte, e le fette biscottate".</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Altri due conversano di sintomi e di patologie, citando luminari ed elencando serie di ricoveri. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Una vecchietta minuscola, coperta da una specie di copertina dorata che sembra l'incarto di un uovo di pasqua e fa il classico scricchiolio ad ogni movimento (ma che ci fa una cosa del genere in ospedale? devo chiedere), pronuncia di continuo frasi sconnesse e incomprensibili, dirette a chissà quale fantasma di un suo mondo immaginario. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Un infermiere porta una bustina di plastica ad una signora dal peso importante, dentro c'è della pizza, da parte di sua figlia. La stessa signora dopo qualche ora chiede preoccupata se ci passano "il vitto".</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">E poi ogni tanto passano, in fretta, operatori nelle loro tute bianche protettive, con mascherine e visiere, che iniziano il loro turno nel reparto covid. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">L'esito del tampone</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Verso le 18 arriva l'esito del mio tampone. Me lo comunica la dottoressa, è positivo. Rimango senza parole, non ho sintomi, non capisco. Sono smarrito ed un po' spaventato.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Di certo non posso stare lì e non possono mandarmi in reparto. Vengono due operatori con le loro tute bianche e le mascherine e le visiere e mi trasferiscono nell'altra ala del pronto soccorso. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ecco. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Chi ha ancora dei dubbi o non crede all'emergenza, chi pensa a complotti o ad una informazione che ci vuole terrorizzare a proposito, dovrebbe passare qualche minuto qui.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Decine di letti, uno accanto all'altro, grida di dolore da più parti, lamenti e pianti. Molti sono attaccati all'ossigeno, e questa ovviamente non è la "terapia intensiva". </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">E poi loro: infermieri, medici, operatori, che non so distinguere perché nelle loro tute bianche mi sembrano tutti uguali, che corrono a destra e a sinistra, veloci, essenziali.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Non voglio fare retorica, non voglio parlare di eroi e cadere nello stesso errore di cui parlavo prima: sono persone che fanno il loro lavoro, giusto. Ma un lavoro che io non avrei mai il coraggio di fare. </span><span style="font-family: arial;">Un lavoro che non può essere slegato dal concetto di "missione".</span><span style="font-family: arial;"> </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ho la fortuna di avere una sorella eccezionale che ha scelto di fare questo tanti anni fa, e so che nonostante la fatica, i turni di notte, lo stress (sommati all'avere una famiglia di cinque persone), non lo cambierebbe per nessuna ragione al mondo. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ho socchiuso gli occhi, cercando di guardare dentro di me per tenere un po' più distante quello che accadeva intorno. Non lo descriverò: perché non credo che io possa rendere sulla carta quello che ho provato in quel momento. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Dopo qualche minuto una delle tute bianche si avvicina, è il medico. Ha la mia cartella, si informa sui miei sintomi. Se ho la possibilità di stare in isolamento a casa potrei continuare anche lì le mie cure.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Fisicamente mi sento bene, non ho più dolori dalla sera prima, non ho alcun sintomo a livello respiratorio. Non ho difficoltà a decidere. Dopo un ora sono fuori. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Il ritorno a casa</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Doppia mascherina, per me e mia moglie che mi è venuta a prendere, seduti distanti. Arrivo a casa, un saluto con lo sguardo ai miei figli (Grandone e Piccoletto, ve li ricordate?) e mi chiudo nella cameretta </span><span style="font-family: arial;">nella quale passerò i prossimi giorni.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Isolato dal resto della famiglia ma circondato dalle mie cose, con pc, tv, e una play che i miei figli mi hanno gentilmente prestato per passare queste giornate.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Continuo la mia cura e fortunatamente non ho avuto più dolori. Mi portano da mangiare fuori la porta e parliamo in videochiamata. Ci proteggiamo a vicenda.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Pensieri</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">La prima cosa che ho pensato quando sono entrato nel reparto covid è che fossi entrato in un girone dell'inferno. Senza giocarci tanto, è la prima immagine che mi è venuta in mente: dannati che si lamentavano nelle fiamme dell'inferno.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">A ripensarci oggi mi rendo conto che non c'è immagine meno adatta. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">L'inferno evoca un qualcosa senza via di uscita, disperazione cieca. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Quello che ho visto è esattamente l'opposto: ho visto esseri umani prendersi cura di altri esseri umani, tra mille difficoltà, aiutandosi uno con l'altro, correndo, imprecando, magari anche sbuffando. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Solo a ripensarci mi vengono le lacrime agli occhi e al tempo stesso provo un senso di frustrazione dato dalla consapevolezza di non riuscire a rendere quello che ho provato e sentito.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">C'è speranza. Solo questo dico. C'è speranza. Fidatevi.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">La Liggera</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><br /></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-2220403327680946342020-10-22T10:09:00.001+02:002020-10-23T09:00:29.149+02:00Il punto della situazione e una clamorosa svolta<h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Ancora sul perché</span></h1><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglF3dpwr49YipMw8FzCl3aBO_5GG4ia-mseQ_-VWd7IfLjdv7lpbDdYguC-sClupIgNkv23lPBxnjVw07pxSfHuM9SOyirkCijJblvUiwruvt7cZx6NU8wgV0nvXvIif4BAzTqCj3vGY0/s960/bivio1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglF3dpwr49YipMw8FzCl3aBO_5GG4ia-mseQ_-VWd7IfLjdv7lpbDdYguC-sClupIgNkv23lPBxnjVw07pxSfHuM9SOyirkCijJblvUiwruvt7cZx6NU8wgV0nvXvIif4BAzTqCj3vGY0/s320/bivio1.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Inutile nascondere che ho un momento di incertezza. Fino ad ora ho mantenuto <br />una certa regolarità ed ogni volta che ho pubblicato un articolo la voglia di scriverne subito un altro era tale che mi sembrava di poterne tirar fuori uno al giorno.</span><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Eppure tutto questo tempo non ce l'ho. Se devo pensare al blog non posso pensare a disegnare, o a scrivere racconti, o a studiare storia (sono alcune delle mie passioni più grandi). E come faccio a pubblicare racconti se non ho il tempo per scriverli?</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Su quale linea continuare? </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Per una mia scelta non sto condividendo i miei post neppure sul mio profilo Facebook, ho paura che se lo facessi perderei spontaneità. Saprei, nel momento stesso che sto scrivendo, che alcune determinate persone leggerebbero quello che ho scritto e finirei per non dire alcune cose, non sarei me stesso, e cercherei di tener fede all'immagine che credo gli altri abbiano di me.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Un po' arzigogolato come pensiero ma spero si capisca.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi sembra anche chiaro come le visite e la condivisione di quello che scrivo sia, anche per questo, molto limitata. Mi limito ad inviare il link a qualche amico caro che mi conforta e mi spinge a continuare e poi ho cominciato a visitare e a commentare altri blog. Il che mi ha portato qualche visita e qualche complimento che ho apprezzato tantissimo.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">C'è bisogno del mio blog? </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I miei quaranta lettori (di numero, non come i "venticinque lettori" del Manzoni) possono senza dubbio vivere lo stesso senza i miei articoli. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Oggi tutti scrivono su Facebook, Instagram, Twitter, e via e via, urlando le proprie idee. Qualcuno lo fa meglio di altri, qualcun altro peggio, e spesso sono i secondi ad aver più successo. Non lo dico per fare polemica ma per dire che trovo alquanto inutile scrivere ciò che penso riguardo alle "mascherine", tanto per dirne una, o sul Mes.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Poniamo il caso che decidessi di fare una cosa del genere, e che condividessi il mio post ovunque. Molto probabilmente chi la pensa come me mi darebbe ragione, altri mi insulterebbero e nessuno cambierebbe idea. Qualcuno litigherebbe con un altro arrivando anche ad essere pesante e tutti rimarranno convinti di aver ragione. Quante volte vi siete trovati in una situazione simile? </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma allora a chi serve? </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Forse serve a me stesso, a chiarirmi le idee, a ragionare come sto facendo ora. Scrivere ha avuto sempre questo effetto su di me, mi aiuta a mettere ordine tra i pensieri. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma questo potrei farlo anche senza pubblicare su un blog, anche scrivendo solo per me stesso. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Allora mettiamoci anche una certa dose di narcisismo, o di presunzione, nell'idea che a qualcuno potrebbe piacere ciò che scrivi.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Magari, poi, hai anche qualcosa da dire, tra le righe, senza urlare, senza ridurre tutto al solito tifo da stadio. Forse nella tranquillità di un blog è possibile raccontare il proprio mondo, dire ciò che pensi con tranquillità.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Voglio fare questo: </span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>scrivere </b>per me, pubblicare qualche mio <b>racconto</b>, scrivere di quel <b>libro </b>che mi è piaciuto, o di quella <b>serie tv</b> che mi ha fatto tornare a casa la sera con la voglia di vedermi un paio di puntate. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mostrare un <b>disegno</b> solo per sentirmi dire bravo, "hai fatto l'artistico?", "hai seguito un corso?". Ma accetterei anche consigli da chi è più bravo di me, e di certo insulterei chi mi facesse critiche troppo pesanti per poi mettermi a piangere e abbandonare tutto! Un atteggiamento infantile, vero?</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>Voglio raccontare</b> di me o di mio nonno, per leggere di qualcuno che si è commosso leggendo, magari ricordando il suo. O che ha riso per qualche stupidaggine che mi è uscita più o meno involontariamente. E insultando di nuovo chi dovesse esagerare nella critica, tanto lo so che è lo stesso del disegno e che di sicuro ce l'ha con me!</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La clamorosa svolta</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come faccio spesso, sono partito da un punto, da una considerazione, e scrivendo sono andato a finire da un'altra parte.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ha preso corpo un'idea che avevo in mente da un po' di tempo e ora la scrivo così non posso tornare indietro senza fare una figuraccia:</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Avevo pensato di scrivere una sorta di romanzo di appendice, pubblicando una puntata alla volta, magari ogni quindici giorni.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Partendo da una idea, da un personaggio, o da una situazione, e lasciandolo andare per vedere dove va a parare. Non verrà fuori certo un capolavoro ma potrebbe essere un esercizio per me utile e divertente.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Potrei persino interagire con i quaranta lettori (ammesso che non fuggano), e creare la storia con loro.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come dicevo prima, scrivendo l'idea sta prendendo corpo. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Riepilogando:</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Visto che dei 40 lettori uno dovrei essere io, altri dovrebbero essere capitati per caso, altri ancora avranno abbandonato alla seconda riga: i dodici che sono rimasti potrebbero scrivere nei commenti <b>il nome di uno degli immaginari personaggi e il suo lavoro</b>? Inventate, siate fantasiosi, o banali, non importa. Basta che scriviate un nome! E poi vediamo cosa esce fuori.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Considerazione finale</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Avevo avanti due strade... sono andato per campi!</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1000060 Capena RM, Italia42.1409078 12.539404538.870498613215346 8.14487325 45.411316986784655 16.93393575tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-52650445023806119472020-10-17T09:37:00.000+02:002020-10-17T09:37:00.763+02:00TRALUMMESCURO<h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">BALLATA PER UN PAESE AL TRAMONTO<br /></span></span></h1><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37ugOF-FSpVjh_zgECoW7qFNU1v8ln13hGBGC1_bAJD5m0EjvA-c7WvqRaaGxw4lV6sSPKN8Wf_JC5vLfAY9NGzlbrcqCCgsaqZ4KDVM1zRvtsW5dtRJHuHpNRK0DjdXxBBFfowOdzfY/s912/35cec90f85e62f7027f81e8fe4969d13.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="912" data-original-width="600" height="412" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg37ugOF-FSpVjh_zgECoW7qFNU1v8ln13hGBGC1_bAJD5m0EjvA-c7WvqRaaGxw4lV6sSPKN8Wf_JC5vLfAY9NGzlbrcqCCgsaqZ4KDVM1zRvtsW5dtRJHuHpNRK0DjdXxBBFfowOdzfY/w272-h412/35cec90f85e62f7027f81e8fe4969d13.jpg" width="272" /></a></div><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">“</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Tralummescu</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">ro</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">” era dialetto, quando tutti par</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">lavano dialetto</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, e lo traduci con “all’imbrunire”, ma senti che non è la stessa cosa</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">. </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">[…]</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="NormalTextRun SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Tralummescuro</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"> è la luce, il chiarore (la </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">lumme</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">)</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"> che sta per diventare buio</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, la notte (lo scuro) e di notte, </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">alora</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, era scuro </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">davera</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">. </span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span><p></p><p><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Ho chiuso ieri l’ultima pagina di questo romanzo </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">di Francesco Guccini, </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Tralummescuro</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, ballata per un paese al tramonto</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">. </span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span></p><p><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Per me, che ho sempre amato Guccini, non è stata una sorpresa il piacere che ho provato nel leggerlo: è un romanzo che fa sorridere, che a tratti commuove, che ti trasporta in un tempo che non c’è più.</span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> Finalista dell'ultimo premio Campiello, apprezzato dalla critica e dai comuni lettori, che forse comuni non sono mai.</span></span></p><h4 style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: large; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">L’ho letto lentamente,</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">a piccole dosi, come se stessi ascoltando un paio di sue canzoni, non di più. Centellinandone la lettura, per far sì che non finisse troppo presto e per coglierne tutta la dolcezza malinconica, senza correre il rischio che mi stancasse. Un po’ come quando rubi due cucchiaini di nutella dalla dispensa: ci faresti il bagno, ti ci affogheresti, ma ti limiti perché sai che potrebbe farti male e poi se esageri perderebbe anche il gusto.</span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span></p><p style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: medium; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Ecco quindi che, un capitolo alla volta, o anche solo poche pagine, ascolti il vecchio Francesco parlare della sua Pavana, dell’estate, degli animali, del fiume, del mulino e via andare (per usare una sua espressione).</span></p><p style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: medium; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Lo ascolti perché, almeno per me, è stato impossibile leggerlo senza sentire la sua voce ascoltata in tanti concerti, tra una canzone e l’altra. Solo un po’ più stanca, perché lo hai visto, in recenti interviste, e ti fa un po’ strano vedere come il tempo passi inesorabile.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-size: large; font-variant-ligatures: none;">Non ho gli anni di Guccini,</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">ma passavo le estati in montagna, in Abruzzo, da bambino, anni Settanta-Ottanta. Sembra passato un secolo e quasi mi spaventa pensare che quegli anni siano più vicini agli anni Cinquanta di cui si narra che al nostro </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Duemilaventi.</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"> </span></span></p><p style="text-align: left;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-size: medium; font-variant-ligatures: none;">Non è passato un secolo dalla mia “fanciullezza” ma quasi mezzo sì, cacchio! E per questo, età e ambientazione, ho sentito questo libro molto vicino, ho provato anch’io un po' di quella malinconia.</span></p><p style="text-align: left;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-size: medium; font-variant-ligatures: none;">Che non è nostalgia: lo ha detto anche lui in una intervista, che a quei tempi si stava peggio, e non siamo onesti con noi stessi quando diciamo il contrario.</span></p><p style="text-align: left;"><i style="color: windowtext; font-family: arial; font-size: large;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">“</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="NormalTextRun SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">‘Na volta, d’inverno, be’, ti lavavi il giusto. Quando proprio cominciavi a </span><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">fètere</span><span class="NormalTextRun SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> di </span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">rumadgo</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"> c’era la complessa operazione del bagno. Già dovevi cambiarti la maglia, il ché poteva essere doloroso perché la maglia di lana di </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">peggora</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, fatta a mano coi ferri da solerti antenate, bucava e provocava rose (“</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">spiura</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">” nella città della Motta, “</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">scadore</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">” a Cittanova, te che sai le lingue) ed eritemi difficilmente sopportabili, </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">verodio</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">, dopo quel po’ che la portavi l’avevi domata ma dovevi ricominciare da zero”</span></i></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-variant-ligatures: none;">Ho aperto una pagina a caso, per davvero, e ne ho copiato una parte, eppure, anche in queste poche righe c’è tutta l’atmosfera del libro : l’ironia, la nostalgia, il tono e il linguaggio. </span><span style="font-family: arial; font-variant-ligatures: none;">(non mi viene di chiamarlo romanzo, forse dovrei chiamarla appunto “ballata”, come suggerisce, d’altra parte, il titolo stesso)</span></span></p><h4 style="text-align: left;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-size: large; font-variant-ligatures: none;">Il dialetto</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span color="windowtext">non è mai buttato lì a caso, c’è una ricerca filologica, un’attenzione all’etimologia della parola, alla sua derivazione, se più toscana o emiliana. Guccini è uno che studia e che sa come spiegarti le cose. A poche persone come a lui si addice il termine Maestro. Non a caso in appendice trovate un dizionario: "Voci del testo chiarite al popolo". Anche questo gustoso, da spulciare, redatto con la consueta ironia. Un esempio:</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span color="windowtext"><b>pinzare</b>: pungere d'insetti. Da ragazzi per l'autore era normale essere pinzati almeno tre o quattro volte da una maledetta <b>vrespa</b> (vedi). Toscanismo</span></span></p><h4 style="text-align: left;"><span color="windowtext" style="font-family: arial; font-size: large;">Note di Viaggio volume 2</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">In questi giorni è uscito “Note di Viaggio capitolo 2”. Una raccolta di sue canzoni scelte da Mauro Pagani e assegnate a grandi interpreti e cantautori, un omaggio a Francesco Guccini che segue a distanza di un anno il primo volume, chiamato “astutamente” (direbbe lui) Note di viaggio capitolo 1.</span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Bellissime anche le interviste con i vari interpreti (Mannoia, Mahmood, Levante, Zucchero, Capossela </span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">ecc</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">), andatele a vedere se ve le siete perse.</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Insomma, ho riascoltato per caso “</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Culodritto</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">”, reinterpretata da Levante, e ad un tratto penso di aver capito il tipo di sentimento che pervade “</span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT"><span class="SpellingError SCXW106671798 BCX0" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; background-image: url("data:image/gif;base64,R0lGODlhBQAEAJECAP////8AAAAAAAAAACH5BAEAAAIALAAAAAAFAAQAAAIIlGAXCCHrTCgAOw=="); background-position: 0% 100%; background-repeat: repeat-x; border-bottom: 1px solid transparent; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Tralummescuro</span></span><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">”: non una nostalgia per i tempi andati, non un semplicistico "si stava meglio quando si stava peggio", piuttosto, semplicemente, il ricordo di una società che non c'è più e soprattutto di un'età, quella dei bambini che hanno "tutto ancora da sbagliare".</span></span></p><p style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: medium; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">Leggete il testo della canzone</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-style: italic; font-variant-ligatures: none;"><span style="font-size: medium;">“Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti</span></span></p><p style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: medium; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,</span></p><p style="text-align: left;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-size: medium; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span class="TextRun SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-contrast="auto" lang="IT-IT" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-kerning: none; font-style: italic; font-variant-ligatures: none; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;" xml:lang="IT-IT">e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare...”</span><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"> </span></span></p><p style="text-align: left;"><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-size: medium; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-size: medium; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">C'è da aggiungere altro?</span></p><p style="text-align: left;"><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-size: medium; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Voi lo avete già letto? o vi ho fatto passare la voglia?</span></p><p style="text-align: left;"><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-size: medium; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;">Liggera</span></p><p style="text-align: left;"><span class="EOP SCXW106671798 BCX0" color="windowtext" data-ccp-props="{"201341983":0,"335551550":1,"335551620":1,"335559739":160,"335559740":259}" style="-webkit-tap-highlight-color: transparent; -webkit-user-drag: none; font-family: arial; font-size: medium; line-height: 19.425px; margin: 0px; padding: 0px; user-select: text;"><br /></span></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-10618340199216259782020-10-11T10:47:00.001+02:002020-10-11T10:47:54.940+02:00Il mio nome<h1 style="text-align: left;"></h1><h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: large;">La Liggera era mio nonno</span></h1><p style="text-align: left;"></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; mso-outline-level: 2; text-indent: 0cm;"><span style="color: black;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 13.5pt; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhctdnIZiZm3qbfVQjtIp-RPbXw3lv9NZzVhddBVBpS-fJlezfgCc0-Gcrk3RkbzdUq8uvoQF4njTpU1Wd4E8sueRCVhnZT2dTketHozre1Vz67wgcJjfhf3lHkqcTPcsM61PBboIAUei0/s727/Nonno2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="727" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhctdnIZiZm3qbfVQjtIp-RPbXw3lv9NZzVhddBVBpS-fJlezfgCc0-Gcrk3RkbzdUq8uvoQF4njTpU1Wd4E8sueRCVhnZT2dTketHozre1Vz67wgcJjfhf3lHkqcTPcsM61PBboIAUei0/s320/Nonno2.jpg" /></a></div><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span>quindi in realtà
io sono "ju nipote 'e la Liggera". Così mi dicevano le
"vecchie" del paese di mia madre, quando passavo lì quasi tutta
l'estate. Forse sarebbe più carino chiamarle "anziane signore" ma per
l'epoca e il luogo non renderebbe proprio il senso.</span></span></p><p style="text-align: left;"></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Io me le ricordo tutte un po' come la nonna di Peter,
in Heidi, queste "vecchie": lo scialle sulle spalle e le calze corte
di lana, anche d'estate. Mio fratello diceva che avevano così tanti peli sulla
faccia che sembrava avessero la barba. L'elemento distintivo tra i due sessi
erano, quindi, i baffi: se avevano anche quelli erano...
donne, ovvio, perché gli uomini almeno si radevano. </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Mi chiamavano, io mi avvicinavo e loro domandavano:
"A chi sci ju fiju?" Mi avevano fatto talmente tante volte quella
domanda che anche da piccolo conoscevo la risposta corretta: "Sono il
figlio di Teresa, la sorella di Ninetta". </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Potevo averglielo detto il giorno prima ma loro
immancabilmente sembravano meravigliate, si aprivano in un sorriso ed
esclamavano: "Ma allora tu sci ju nipote 'e La Liggera!"</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quando ero più piccolino,</span></span></h4><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">pensavo che La Liggera fosse
mia nonna, e che forse volevano, in quel modo, prenderla in giro per il suo
peso eccessivo. Poi mia madre mi spiegò che non si trattava di lei ma di mio
nonno e che non si riferivano al peso ma ad uno stato dell'anima: mio nonno lo
chiamavano così perché prendeva la vita con leggerezza. </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ora, farlo in situazioni normali già non è semplice,
farlo durante la guerra tra un bombardamento e una imboscata, deve essere una
cosa talmente incredibile che ti fa guadagnare la stima e l'ammirazione di chi
ti sta intorno. Almeno così era accaduto a mio nonno. </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le "anziane e barbute signore" sembrava
avessero ancora gli occhi innamorati quando ti raccontavano che dopo aver
sentito un colpo di fucile in lontananza più forte degli altri, subito
pensavano alla Liggera, che dopo qualche minuto rientrava in paese con un paio
di lepri. Quando cacciare significava mangiare.</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se oggi sono fatto così,</span></span></h4><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">non dico bene o male, lo devo
senz'altro a mio padre e mia madre. Per conto mio li ringrazio con tutto il
cuore e so di non averlo fatto mai di persona, e non credo leggeranno mai
questo articoletto. Tuttavia, un paio di cose sento proprio di averle prese da
mio nonno: questa leggerezza di fondo che accompagna tutta la mia vita, e la
capacità di non lamentarmi mai.</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quando ero piccolo ero "molto" piccolo: un
trenta per cento in meno dei miei compagni, diciamo che ero in saldo. Era
facile, quindi, per i miei coetanei prendere il sopravvento su di me. Oggi
chiameremmo "bullismo" l'atteggiamento che alcuni avevano nei miei
confronti. Nonno mi disse, con molta naturalezza: "Se reve' a piagne
t'engu l'are".</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Se ritorni a piangere ti do l’altre! </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Mi sembra abbastanza chiaro no? </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Avrò avuto forse otto anni quando mi ha detto questa
cosa ma per qualche ragione mi è rimasta attaccata e ha segnato la mia vita. </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Intanto gli anni passavano</span></span></h4><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">e io e mio nonno partivamo
l'estate per tornare, io e lui, soli, al suo paese. Io avevo diciotto, venti
anni, lui quasi ottanta. Ci sedevamo fuori sotto il portico, dopo mangiato. Io,
spingendo con i piedi sul muretto di pietra, mi dondolavo sulla sedia, lui la
cavalcava, con le braccia conserte sulla spalliera a sostenere il mento. Nonno
fumava la pipa, io una "Lucky Strike", che era sempre lui a comprare,
ne aveva un armadio pieno. E tra le nuvole di fumo mi raccontava.</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Della guerra, dei <b>partigiani</b>, e poi di quando andava a
caccia col suo cane che si chiamava Febo, e ti sorprende questo nome preso
dalla mitologia, ma ancora di più ti sorprendi ricordando che citava alcuni
passi dell'Orlando furioso a memoria, lui che forse sapeva scrivere solo il suo
nome. </span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E poi parlava di quando "faceva l'amore" con nonna, o del suo vecchio amico e
compare morto durante l'ultimo inverno. Ne parlava sempre a suo modo,
ricordando imprese comuni, e se gli chiedevi com'era morto ti rispondeva:
"Pe' mancanza de fiatu".</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ti raccontava di quando lavorava nelle gallerie che
oggi attraversano gli appennini e faceva esplodere le cariche di dinamite, o
delle bravate fatte per punire qualche prepotente. Lo so che nel ricordo tutto
diventa un romanzo e i protagonisti della storia diventano eroi o cattivi, ma
non ci vedo niente di male in questo. La Liggera era, ed è, il mio Eroe
Perfetto!</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; font-family: arial; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Poi un inverno se n'è andato anche lui. </span></h4><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: left; text-indent: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCqmEdH2NwznuZ_lN27d45I2YpM5zG9VfTck6L7OuG3Ee9B1dR6MjaEj4G4wuShcF48dakbAJssgI4vxoi7d9xsOk74MYYYX5XRcn8cdWEVuFyW5CaLuqzT5qAaH1cz47KHoMoG1-3Ki4/s2048/birraperoni.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1464" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCqmEdH2NwznuZ_lN27d45I2YpM5zG9VfTck6L7OuG3Ee9B1dR6MjaEj4G4wuShcF48dakbAJssgI4vxoi7d9xsOk74MYYYX5XRcn8cdWEVuFyW5CaLuqzT5qAaH1cz47KHoMoG1-3Ki4/s320/birraperoni.jpg" width="320" /></a></div><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; font-family: arial; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per mancanza
di fiato. </span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Poco tempo dopo, in un cassetto della casa del paese,
ritrovai l'apribottiglie della foto. Era quello che io e lui usavamo in quelle
estati. Lo presi deciso ad usarlo come portachiavi.</span><span style="color: black; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; font-family: arial; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">All'epoca stavo cercando casa. Sapete come si chiama
il paese dell'Abruzzo in cui oggi riposa mio nonno? Cese. Sapete dove trovai
casa io? Via Le Cese. </span><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; font-family: arial; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span face=""Arial",sans-serif" style="color: black; font-family: arial; font-size: medium; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La Liggera</span></p><span style="font-family: arial; font-size: large;"></span><p></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-32679374700128617972020-10-08T00:30:00.001+02:002020-10-08T10:17:19.769+02:00Breaking Bad<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZknmZF75xl16d9nFTLRT3Hvl0ugD9ij2pRqXD6jobDQpqK9RFX_YtGhyEDrfU9iyMERv7Z_8FA3qLTbVRXwnE1zf9y9y57XUrrXVWBc_JyyPrfl7msUvQUg4wVUd7xeO6yla0GIvL6MI/s2048/Walter+White.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1436" height="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZknmZF75xl16d9nFTLRT3Hvl0ugD9ij2pRqXD6jobDQpqK9RFX_YtGhyEDrfU9iyMERv7Z_8FA3qLTbVRXwnE1zf9y9y57XUrrXVWBc_JyyPrfl7msUvQUg4wVUd7xeO6yla0GIvL6MI/w315-h450/Walter+White.jpg" width="315" /></a></div><h1 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial;">Walter White</span></h1><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ecco un altro dei miei disegni. Forse uno dei migliori.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">L'ho messo perché proprio questa sera ho finito di vedere per la seconda volta l'intera serie: le ultime due puntate della quinta ed ultima stagione. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Non starò qui a parlare di qualcosa su cui hanno già scritto di tutto e poi non voglio certo mettermi a "spoilerare" (termine ormai di uso comune che i miei figli usano anche se gli rivelo cosa mangeranno per cena). </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quindi:</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Cosa vogliamo aggiungere?</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Lo hanno già detto che è una delle migliori serie TV di tutti i tempi? </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi sembra di sì: vincitrice di <b>sedici Emmy Awards</b> e di innumerevoli altri premi che non staremo qui ad elencare. N</span><span style="font-family: arial; font-size: medium;">on siamo su wikipedia. Quindi se siete maniaci dei numeri potete controllare lì.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Acclamata dal pubblico e dalla critica sia per la sceneggiatura che per la regia o per l'incredibile livello attoriale dei protagonisti, tanto da finire addirittura sul <b>"Guinnes World Record" 2014</b> come la "serie con la più alta valutazione di sempre": 99/100 su "Metacritic".</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">E di Walter White o, meglio, di Bryan Cranston?</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Lo hanno detto che è un attore eccezionale? </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Hanno già parlato di come abbia messo in scena una trasformazione talmente radicale che, guardando immagini della prima puntata e poi di una qualsiasi delle ultime<b>, </b>sembra di vedere due attori diversi? </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Dico sul serio, si passa dal sosia di <b>Ned Flanders</b> dei Simpson alla personificazione del diavolo.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Quando poi indossa il cappello nero e lo vedi trasformarsi in Heisemberg, lo pseudonimo con cui si fa conoscere nel mondo della droga, ti fa pensare un po' a Clark Kent / Superman, che basta si tolga gli occhiali e nessuno lo riconosce più: Walt indossa il cappello e la sua espressione cambia, cambia il viso e sicuramente </span><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">cambia </span><span style="font-family: arial;">qualcosa di più profondo .</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Comunque hanno già detto anche questo.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Facciamola breve: se avete riconosciuto il protagonista probabilmente saprete già tutto e sono sicuro che non serva dire altro, ma se siete tra coloro che non conoscono Breaking Bad allora dovreste rimediare in qualche modo.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Abbonatevi a Netflix, compratevi il Dvd se avete ancora un lettore, ma guardatelo.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La storia</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Walter White, un <b>genio della chimica,</b> ha un carattere talmente pacato e remissivo da ritrovarsi a fare una vita un po' da sfigato: professore vessato dagli alunni in un liceo e un secondo lavoro in un lavaggio auto, sfruttato e sottopagato. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Come se non bastasse scopre di avere un cancro!</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Fortunatamente in America la sanità è pubbl... ah no, niente! L'assicurazione di Walt copre al massimo un paio di aspirine, quindi la situazione non è delle più rosee. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Grazie a suo cognato, un pezzo grosso dell'Antidroga, e all'incontro casuale con un suo ex alunno, divenuto un simpatico produttore locale di metanfetamina, al mite Walt viene in mente di far fruttare le sue conoscenze da chimico. Propone al suo ex alunno Jessy Pinkman di mettersi in società per entrare nel giro, quel tanto che basta per guadagnare il denaro necessario da lasciare alla sua famiglia. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Le cose gli sfuggiranno di mano, e se volete sapere in che modo non vi resta che guardarla.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Avvertenze</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Guardare questa serie TV vi farà venire la voglia di <u>studiare chimica</u>.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Guardare questa serie TV <u>NON</u> vi farà venire voglia di creare un impero della droga. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Guardare questa serie TV vi farà provare tante sensazioni diverse: vi lascerà senza parole, vi farà sorridere, vi farà arrabbiare, persino inorridire e alla fine vi lascerà con l'assoluta certezza di aver visto qualcosa di unico.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Se qualcuno dovesse capitare su queste pagine e volesse dire la sua sulla serie, ben venga. Mentre se per caso siete rimasti affascinati dal mio disegno ditelo pure a parole vostre.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Nella remota ipotesi che invece non vi piaccia il disegno, o la serie o l'articolo, ditelo lo stesso ma non siate distruttivi altrimenti ci rimango male.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La Liggera.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"> </span></div><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></p><div><br /></div><p></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-21624603146649851862020-10-02T08:48:00.000+02:002020-10-02T08:48:23.368+02:00Disegnare<p></p><h1 style="text-align: center;">La mia passione numero uno</h1><div style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh45XDkU2yH2VfX40dyT94bgYi48nwsKAJjNgMa1AihwO4G-F9n584gGuyCKvswlD_Ez6gF0GYI-D9UrMM7kl-tesABl7o4Ktd4XMG0NZbGL7oHmNsMwQDN1Fmzp0_1nuA0j0Tgd60JqoM/s2048/2019-11-15+00.02.32.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh45XDkU2yH2VfX40dyT94bgYi48nwsKAJjNgMa1AihwO4G-F9n584gGuyCKvswlD_Ez6gF0GYI-D9UrMM7kl-tesABl7o4Ktd4XMG0NZbGL7oHmNsMwQDN1Fmzp0_1nuA0j0Tgd60JqoM/w270-h362/2019-11-15+00.02.32.jpg" width="270" /></a><span style="font-size: medium;">Di passioni ne ho tante: scrivere, leggere, d</span><span style="font-size: medium;">isegnare, suonare, </span><span style="font-size: large;">studiare Storia, cantare, fare cose. </span></div><div><span style="font-size: medium;">"Fare cose" lo uso per metterci dentro tutte quelle passioni talmente temporanee che durano lo spazio di qualche giorno. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Lo so che non sarebbe corretto chiamarle in questo modo, ma sei io mi metto, ad esempio, a <b>costruire cestini con le cannucce di carta</b>, cosa che mi è successa ai primi di settembre, in quel momento io la percepisco come una passione. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Poi passa.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Disegnare no. Non passa. Si assopisce per brevi periodi e poi riesplode.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">In principio c'è un foglio bianco</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">e una matita. Una "h" in genere, punta dura, dalle linee leggere, tenui. Inizio ad abbozzare il disegno, un ritratto, un paesaggio, qualsiasi cosa. Sono linee che non scendono nei particolari, delimitano spazi, non sono neanche così precise, eppure dopo pochi minuti c'è già qualcosa che prende vita.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Allora comincio con un po' di chiaro scuro, magari passo a matite più morbide e il disegno diventa sempre più bello. Ti trascina con se, cresce e tu continui ad alimentarlo con la grafite e più diventa grande più si fa bello. E' un figlio! E "ogni scarrafone...", lo sapete già, no? </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Sono autodidatta</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Non ho fatto l'artistico! Anni fa era la domanda che mi facevano più spesso quando vedevano un mio disegno: "Hai fatto l'Artistico" (inteso come liceo). Oggi mi dicono: "dovresti fare un corso". Mi piacerebbe ma mancano tempo e soldi e probabilmente la determinazione a farlo, perchè il resto, volendo, si trova. Oggi poi la rete offre video gratuiti anche di ottima qualità, allora mi accontento di quelli.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Quindi conosco i miei limiti</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Non ho pretese da professionista, non mi permetto di dare consigli e al massimo potrei condividere quali sono stati i miei passi, o quali canali youtube mi sono piaciuti di più, quali tutorial mi sembra siano fatti meglio.</span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Resta la passione</span></h4><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Mi sono detto che il mio Blog non può prescindere da quella che è la mia passione numero uno. Quanto possa essere utile agli altri non mi è dato sapere, almeno non ancora. Stiamo ancora in fase "embrionale", talmente embrionale che probabilmente neanche una ecografia riuscirebbe a vedere il blog (figuriamoci Google), e quindi non ne hai ancora parlato ai parenti. Lo sai tu, che sta nascendo. Ti senti una donna che ha un leggero ritardo: nulla di cui preoccuparsi, eppure hai quell'aria un po' sognante e ti sembra di avere le tette più grandi. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Insomma non hai neanche comprato il test in farmacia e ti vuoi preoccupare se sarà maschio o femmina? </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Il punto della situazione</span></h4><div><span style="font-size: medium;">Per concludere: non voglio certo preoccuparmi di quello che sarà il blog. Non ancora almeno. Per ora continuo a mangiare e assecondo le mie voglie. E' lo stesso processo del disegno, in fondo. Delineo le aree con una matita in attesa di scendere nei particolari. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma alla fine... vi è piaciuto il mio disegno? che in questa foto non era neanche terminato!</span></div><p></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-78384752489507497642020-09-30T10:19:00.004+02:002020-09-30T10:19:45.640+02:00Scrivo o lascio perdere - utilità di scrivere periodicamente su un blog<h1 style="text-align: left;">Vale la pena provarci con questa storia del blog?</h1><p style="text-align: left;">Sono l'ultimo arrivato e già mi faccio queste domande. E magari ora ne scrivo come se potessi dare consigli a qualcuno, come se questo qualcuno leggendo potesse essere illuminato dalle mie parole.</p><p style="text-align: left;">Eppure non sarò certo il solo ad iniziare a scrivere su un blog in questi giorni, perciò mi piacerebbe condividere con tutti i neofiti dubbi e speranze. </p><h4 style="text-align: left;">Il calendario editoriale</h4><p style="text-align: left;">Ho letto in giro un po' di consigli e pare che il calendario editoriale sia un dovere per chi vuole creare e soprattutto far vivere un blog. </p><p style="text-align: left;">Condivido. </p><p style="text-align: left;">Così ho deciso di pubblicare ogni mercoledì.</p><p style="text-align: left;">Mi ero già imposto di dedicare ogni mattina, appena alzato, del tempo al mio blog. Quanto sia questo tempo dipende da cosa devo fare durante la giornata: se attacco al lavoro presto si tratta solo di pochi minuti, se ho il turno di pomeriggio posso anche arrivare ad un paio di ore. Non è moltissimo? Magari tener fede a questo impegno tutte le mattine! </p><p style="text-align: left;">Dedicare del tempo alla cura del blog significa: leggere altri blog per avere consigli e ispirazione, oppure pensare a cosa scrivere, o a come farsi conoscere; ma se poi non si passa all'azione diventa tutto tempo perso. E quindi ben venga il calendario editoriale. </p><div><br /></div><h4 style="text-align: left;">Il giorno fatidico</h4><p style="text-align: left;">In questi giorni ho trovato un argomento, ho fatto ricerche e ho scritto. Questa mattina, mercoledì, giorno della pubblicazione ho riletto ed ho pensato: "che monnezza!"</p><p style="text-align: left;">Il termine dovrebbe essere abbastanza chiaro a tutti ma se qualcuno avesse dubbi sto parlando di "immondizia". In dialetto romano assume però un colore particolare difficile da rendere in italiano, potere dei dialetti. </p><p style="text-align: left;">E questo giudizio lapidario ci riporta al titolo: Scrivo o lascio perdere? </p><h4 style="text-align: left;">Il consiglio di un vecchio saggio</h4><p style="text-align: left;">Il vecchio saggio sarei io, vista l'età (e forse ho trovato un altro argomento su cui scrivere: l'età). </p><p style="text-align: left;">C'è sempre una buona ragione per non darsi da fare, per rimanere nel proprio guscio, nella propria zona di confort: "Non interessa a nessuno", "Non sono capace", "Non è roba per me". Sono solo alcuni dei pensieri che ti vengono in mente quando vuoi provare a fare qualcosa per te nuova.</p><p style="text-align: left;">Magari hai anche ragione ma come scoprirlo se non provandoci? </p><p style="text-align: left;">Ben vengano i dubbi, ho paura di chi ha solo certezze, ma in questo i casi i dubbi nascondono solo paura. E la paura è una catena che ci tiene bloccati e prigionieri della routine. Dobbiamo provarci, con leggerezza, con serenità. Cosa può succederci? Qualcuno si farà una risata o ci prenderà in giro per ciò che abbiamo scritto? e questo è davvero importante?</p><h4 style="text-align: left;">La soluzione del giorno</h4><p style="text-align: left;">Dopo tutta sta manfrina, o "pippone" che dir si voglia, vengo qui a spiegare che tipo di decisione ho preso.</p><p style="text-align: left;">Avevo detto che avrei pubblicato il mercoledì? Pubblicherò il mercoledì. Ho scritto questo articoletto, che rileggerò un po' di volte solo per controllare che non ci siano errori troppo evidenti, e lo pubblicherò senza farmi altre domande. Mi è servito? Credo di si. Mi ha fatto intravedere una possibile strada che il blog potrebbe prendere, cosa voglio fare almeno in questa prima fase:</p><p style="text-align: left;">Scrivere per me, per fare esercizio, per aiutarmi a chiarire le idee, e per confrontarmi con gli altri.</p><p style="text-align: left;">Lo so è solo un inizio, e so benissimo che al momento sono il mio unico lettore, ma da qualche parte bisogna anche iniziare. E mi ci sto quasi affezionando a questo piccolino. </p><p style="text-align: left;">Se qualcuno ha letto e volesse per caso dirmi cosa ne pensa, com'è, o com'è stato, il suo esordio nel mondo del blog, leggerò volentieri il suo commento.</p><p style="text-align: left;">Buongiorno Aureliano </p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-84391939502170561852020-09-25T08:29:00.000+02:002020-09-25T08:29:17.816+02:00Grillo e il Parlamento<h2 style="text-align: left;"><b style="text-indent: 0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Grillo non crede nel
Parlamento ma nella democrazia diretta</span></b></h2><p style="text-align: left;">
</p><h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><b><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con la vittoria del si
al referendum</span></b></h4><h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="font-weight: normal;">abbiamo già iniziato a smontarlo, il parlamento. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; text-indent: 0cm;">Caparezza<span style="font-weight: normal;">, </span></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; font-weight: normal; text-indent: 0cm;">anni
fa, cantava più o meno: "siamo nella Endemol Generation, perderemo il
diritto di voto per avere il diritto alla nomination".</span></h4>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I tanti sostenitori del sì, che vedevano in questo
referendum l'inizio di una serie di riforme utili, non possono negare che
la vittoria è dovuta soprattutto non ad una spinta riformista, ma ad una
protesta assolutamente qualunquista che vede nel parlamento solo un covo di
ladri e di corrotti, la <b>casta </b>da mandare a casa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Le parole di Grillo vanno proprio nella direzione che
i sostenitori del no temevano. <o:p></o:p></span></p>
<h4 style="line-height: normal; text-align: left; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Democrazia diretta</span></h4>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">È un termine suggestivo, Grillo si stupisce del fatto
che ancora votiamo con le matite copiative, nell’era del digitale, strappa un
sorriso e il consenso di chi lo ascolta e pensa “beh, effettivamente nel
duemilaventi…”, e con questo giochino vuol farci passare per progresso ed
evoluzione lo smantellamento delle istituzioni democratiche.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Democrazia diretta vuol dire <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b>un referendum a settimana</b> (parole sue):
perfetto. Già mi immagino tutti a parlare di Mes, o di come dobbiamo
comportarci con la pandemia, o addirittura di quali siano le giuste cure per il covid, tutti
forti di una cultura da wikipedia e da tutorial su youtube.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E poi: una settimana facciamo una bella legge <b>contro
il razzismo</b>, sulla spinta dell’indignazione per l’ennesimo pestaggio verso un
povero ragazzino nero, quella dopo ne facciamo una <b>contro gli immigrati</b> perché
rubano e stuprano e ci portano il covid, che però non esiste.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-indent: 0cm;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Grillo a me faceva ridere, quando faceva il comico. </span></p><br /><p></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-48262278244967983432020-09-09T08:35:00.002+02:002020-09-09T08:36:34.164+02:00Eredità<h1 style="text-align: left;"> Un racconto: Eredità </h1><div>Mi è ancora sconosciuto il funzionamento della rete ma credo tutti ci siamo accorti che basti fare una ricerca su una cosa qualsiasi e cominceranno ad arrivarti messaggi e pubblicità su quel determinato argomento.</div><div>Poiché mi piacerebbe scrivere e qualche ricerca su questo argomento l'ho fatta, non fanno che arrivarmi proposte di corsi online sulla scrittura creativa. </div><div>Tra gli altri, tempo fa, mi arrivò un <a href="https://www.immersioniletterarie.it/" target="_blank">"taccuino di scrittura"</a> che trovai molto interessante. Proponeva una serie di esercizi da fare, uno al giorno.</div><div>Uno di questi esercizi era: "scrivi in un tempo definito" Si trattava di scrivere un piccolo racconto, completo, in 45 minuti. </div><div>Ci provai ed uscì fuori questo. </div><div>In 45 minuti! Mi stupii io stesso. </div><div>Non perché fosse chissà quale capolavoro, ma perché effettivamente mi sembrava completo. Ci ero riuscito.</div><div>La pagina, il blog da cui ho scaricato il taccuino, si chiama immersioniletterarie, la gestisce una ragazza simpatica e preparata con la quale poi ho fatto uno di quei corsi on line gratuiti. il link l'ho messo il racconto è questo:</div><div><br /></div><h2 style="text-align: left;">Eredità</h2><div><p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ci sono storie in cui le telefonate arrivano
immancabilmente nel cuore della notte. Sono le telefonate che ti svegliano,
quelle che fanno paura, dalle quali non ti aspetti che notizie terribili.
Altrimenti perché telefonare nel cuore della notte? E poi che ora sarebbe il
“cuore della notte” di preciso? Le due? Le tre?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Non è poi così importante in ogni caso perché la
telefonata con cui questa storia ebbe inizio arrivò più o meno alle undici del
mattino, che non ha un cuore, il mattino, o almeno io non ho mai sentito dire “nel
cuore del mattino”. Comunque erano le undici, dicevamo, le undici di un
martedì. Un feriale settimanale qualsiasi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">La voce mi chiese se fossi proprio io, il signor Virdis,
ed io pensai che sì, ero io, e che questo sarebbe stato l’ennesimo call center
il cui numero sarebbe finito in lista nera. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Buongiorno signor Virdis, la sto chiamando dallo studio
notarile Morgagni, la chiamo per convocarla in studio. Lei è stato nominato in
un testamento.”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Rimasi in silenzio per un attimo, stavo pensando a cosa
volesse vendermi la voce così gentile al telefono, poi provai a rispondere
qualcosa, tanto per farle capire che non stava parlando con uno sprovveduto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Guardi, mi scusi ma non mi interessa, non compro nulla
per telefono e la ringrazio, la settimana scorsa ho vinto un viaggio e sarei
dovuto andare a ritiralo in un hotel qui vicino. Oggi ho ereditato da un lontano parente,
neanche fossimo a Monopoli. Non credo esista nessuno così fortunato, arrived…”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">La risata sincera, per quanto almeno mi sembrasse
dall’auricolare di un telefono, non me l’aspettavo, così rimasi con la frase in
sospeso e attesi di sentire ancora la voce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"> </span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Signor Virdis non la chiamo da un call center e non le
voglio vendere batterie di pentole, sono un notaio a tutti gli effetti e la
chiamo dallo studio Morgagni. Se per lei è possibile le vorrei dare un
appuntamento per domani mattina alle 10. Se mi da una mail le invio tutte le
indicazioni”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Ah, ehm, sì, mi scusi, ma vede, comunque: giuliovirdis
tuttoattaccatotuttominuscolo senzapuntiotrattini… chiocciola…. Hotmailpuntoit” <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Grazie signor Virdis, a domani”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Grazie a lei e mi scusi ancora, ho parlato con…?”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Dottoressa …..nzoni”<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">“Grazie dottoressa, a domani, grazie” <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Danzoni? Manzoni? Perché al telefono non si capiscono mai
i nomi? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ecco, più o meno fu questa la telefonata. Dopo tre mesi circa, dopo aver verificato su
internet che lo studio Morgagni esisteva davvero e dopo tutta la trafila di
pratiche che lo studio gentilmente mi aiutò a sbrigare, venni in possesso della
mia eredità. Un parente di cui neanche sospettavo la conoscenza, aveva lasciato
a mio nonno, e per successione era arrivata fino a me, la proprietà di un
piccolo pezzo di terra in Abruzzo. Una striscia di terra di poco valore,
lontano da qualsiasi centro abitato, in cui un tempo si andava a fare legna per
il fuoco. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Mi domandai a lungo se quel vecchio parente avesse voluto
fare un dispetto a mio nonno, più che un regalo, visto che furono più i soldi
spesi tra tasse e parcelle che il reale valore del lascito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Pensate che oggi è passato un anno da quella telefonata e
ancora non l’ho visto se non in una foto satellitare. Ci sono solo alberi a
quanto pare e, forse, una piccola costruzione di mattoni la cui natura mi è
ancora sconosciuta. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ad ogni modo ci vado il prossimo sabato, insieme ad
Ilaria. Abbiamo prenotato in un agriturismo a pochi chilometri da lì. Ilaria
sembra molto entusiasta ed è, come sempre, ottimista. Sarà che quel posto in
fondo ci ha portato fortuna. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span face=""Arial","sans-serif"" style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Ah! E comunque il cognome era Renzoni. Dottoressa Ilaria Renzoni. La mia ragazza.<o:p></o:p></span></p></div><p><br /></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com2Roma RM, Italia41.9027835 12.496365513.592549663821153 -22.6598845 70.213017336178837 47.652615499999996tag:blogger.com,1999:blog-1584930469996132824.post-6311598822377885582020-09-05T09:41:00.003+02:002020-09-07T08:03:23.571+02:00Buongiorno Aureliano<p></p><p style="text-align: left;"><b>È un vecchio pallino</b> quello di usare il nome di Aureliano
per un blog. Mi piacque così tanto quel personaggio che ci avrei chiamato anche
mio figlio. Ma mia moglie non era d’accordo e così optammo per un più sobrio
Grandone.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">No, Grandone in effetti non è il suo vero nome ma è il nome
con cui lo chiamerò qui se mai ne dovessi parlare in futuro. E per non fare torti
citerò anche Piccoletto: ciao Piccoletto, ciao Grandone.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Aureliano, dicevamo. Per chi non lo avesse capito parlo del
protagonista di <b>Cent’anni di solitudine</b> di <b>Gabriel Garcia Marquez</b>.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Sono passati così tanti anni da quando l’ho letto che temo
debba rileggerlo per ricordarmi per quale motivo mi affascinò così tanto e
prometto che sarà una delle prossime cose che farò se mai questo blog dovesse
resistere per più di qualche giorno. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Quello che mi è rimasto è un <b>moto dell’anima</b>, qualcosa che
si smuove dentro ogni volta che sento il nome di Aureliano, una sentimento di
affetto, di simpatia e non so cos’altro. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">E comunque un nome lo dovevo scegliere così ho scelto
questo. E stavolta ho fatto di testa mia, non ho chiesto nulla a mia moglie, anche
perché in questo caso mi avrebbe semplicemente detto: “E chiamalo un po’ come
ti pare!”<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">BENE! E di cosa parlare? Di tutti i miei interessi: disegno,
racconti, teatro, qualche serie TV, e qualsiasi altro argomento mi verrà in
mente. D’altra parte il blog è mio, decido io nome, contenuti e altro. Qualche
volta interverrò su temi sociali o politici, forse. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Quando? Tutte le mattine o quasi dedicherò un po’ del mio
tempo a curarlo ed anche per questo il nome di Aureliano Buendia si prestava
moltissimo. Difatti con un incredibile e sensazionale colpo di genio ho
usato<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le mie conoscenze della lingua
spagnola per tradurre Buendia in Buongiorno e scovare questo meraviglioso
titolo.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Perché? Perché <b>mi piace scrivere</b> prima di tutto, non so
quanto ne sia capace ma un esercizio quotidiano non può farmi che bene. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Perché spesso ho necessità di dire quello che penso e non
sempre questo è possibile. Con leggerezza, senza polemiche, senza prepotenza. Perché
scrivendo si mettono in ordine le idee, o almeno a me così succede.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Quindi cominciamo. Mi faccio gli auguri da solo e pubblico
questo <b>primo articolo</b> che mi serve più per vedere come funziona che altro. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Buon Inizio. E Buongiorno, Aureliano.<o:p></o:p></p><br /><p></p>La Liggerahttp://www.blogger.com/profile/04359351662161613964noreply@blogger.com1